Libera Coalizione Progressista a chiare tinte rosa

Oltre a sostenere l’unica candidata sindaco al femminile, la Libera Coalizione Progressista è la sola a presentare 10 donne (tetto massimo) in una singola lista.

Come ufficializzato sabato mattina, saranno quattro le liste (Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Un’altra idea di Roseto 21.0 e Roseto Progressista e Coraggiosa) che sosterranno Rosaria Ciancaione in vista delle elezioni amministrative per la carica di sindaco di Roseto degli Abruzzi, in programma il 3 e 4 ottobre prossimi.

Dei 64 candidati, 31 sono donne e 33 uomini: un numero decisamente alto di aspiranti consiglieri al femminile fortemente voluto dalla candidata sindaco, che nelle sue due liste civiche, Un’altra idea di Roseto 21.0 e Roseto Progressista e Coraggiosa, ne schiera rispettivamente 8 e 10.

Una decisa virata quella di Rosaria Ciancaione verso la partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale che va ben al di là della legge sulle quote rosa,  che mira a tutelare le rappresentanti femminili obbligando a costruire liste nelle quali nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi.

La Libera Coalizione Progressista va ben oltre il minimo del 33%, proponendo il 48,5% di donne nel proprio gruppo ma soprattutto l’unica candidata sindaco al femminile.

Rosaria Ciancaione sarà infatti la sola donna a concorrere per la carica di primo cittadino rosetano: questo però non le fa affatto paura, anzi la sprona con maggiore energia a fare di tutto per regalare alla sua città il primo sindaco donna della sua storia.

Dopo cinque anni di opposizione costruttiva caratterizzati da tante battaglie combattute dentro e fuori l’aula consiliare, Rosaria Ciancaione è più che mai sicura di avere tutte le carte in regola per prendere in mano l’amministrazione di Roseto degli Abruzzi per i prossimi cinque anni assieme ai suoi alleati, con i quali ha dato vita ad una squadra affiatata che fin da subito si è caratterizzata per l’ascolto dei cittadini e la presenza sul territorio.

CANDIDATO SINDACO ROSARIA CIANCAIONE

Lista Roseto Progressista e Coraggiosa

Aloisi Mirella
Bertino Loredana
Ciotti Andrea
Di Francesco Emilia
Di Giacinto Marcella
Di Marco Settimio
Di Ridolfi Mario
Foglia Michele
Giunco Rita
Iachini Luigina
Marrone Valentina
Palermo Marco
Petraccia Dania
Sacchetti Marco
Tarquini Patrizia
Zanni Sabrina

Lista Un’Altra Idea di Roseto 21.0

Aloisi Paola
Azzariti Augusto
Bisignani Marco
Carpegna Alessio
Cerella Melisa
Di Concetto Nizia
Di Gianvittorio Veronica
Falone Fausto Mirco
Flagelli Danilo
Ginevro Andrea
Malatesta Maurizio
Merletti Giuseppe detto “Luca”
Napolitano Alessandra
Petraccia Monia
Ramatelli Daniela
Sulpizi Silvia

Movimento 5 Stelle

Talamonti Luigi
Aspergo Elsa
Cianci Giovanni
D’Eustachio Fabio
Di Bonaventura Jacopo
Di Bonaventura Pierpaolo
Di Giacinto Elcid
Di Stefano Giuseppe Bernardo
Ferroni Stanislao
Fisotti Eleonora
Fossemò Susanna
Ippone Angelo
Magrini Carla
Mancini Marcello
Petrella Antonella
Quaranta Alessandra

Europa Verde

Borgatti Sergio Marco
Casolani Giovanni
Castellani Valentina
D’Eugenio Fiorenzo
Di Carlo Ottavio
Di Felice Domenico
Di Marcoberardino Gioele
Fusilli Francesco detto “Franco”
Maggetti Dalia detta “Lalla”
Mazzoni Mario
Sorgentone Anna detta “Annapia”
Squeo Serena
Tovar Evila Rosa detta “Evila”
Ricci Edvige
Faiazza Tiziana
Volpone Simone

https://www.ilcentro.it/teramo/ciancaione-nelle-mie-liste-c-%C3%A8-il-48-5-per-cento-di-donne-1.2691387

Impianti sportivi polivalenti di quartiere trasformati in campi da paddle?

“Il Comune di Roseto deve immediatamente annullare in autotutela le aggiudicazioni fatte sugli impianti polivalenti di quartiere, se non viene rispettata la destinazione approvata a suo tempo dal Consiglio, come ad esempio per quello di Campo a Mare inferiore,  in cui il campo di calcio viene trasformato in campi da paddle coperti e scoperti”.

La candidata sindaco al Comune di Roseto per la Libera Coalizione Progressista Rosaria Ciancaione e  i coordinatori del M5S Luigi Talamonti, di Europa Verde Mario Mazzoni, dei gruppi civici Un’Altra Idea di Roseto 21.0  Paola Aloisi e Roseto progressista e coraggiosa Marco Sacchetti, esprimono il proprio dissenso per i recenti bandi per la gestione degli impianti polivalenti delle frazioni, privi di rilevanza economica, che, in pratica, prevedono anche la possibilità di modificarne la destinazione d’uso.

“Per Campo a Mare inferiore, ad esempio, siamo in contrasto palese con la destinazione dell’impianto in cui viene a mancare completamente la rispondenza dell’attività svolta al tipo di impianto ed alle finalità sportive e sociali in esso praticabili, così come stabilito dal consiglio comunale”, dichiarano gli esponenti della Libera Coalizione Progressista, “Com’è possibile che campi polivalenti di quartiere diventino semplici impianti sportivi in barba a quanto stabilito dal consiglio comunale? Com’è possibile snaturare un impianto polivalente che nasce come punto di aggregazione nei quartieri e frazioni in un impianto sportivo che addirittura si trasforma in qualcos’altro senza che su questo patrimonio intervenga il consiglio comunale? A Campo a Mare inferiore siamo di fronte all’assurdo”.

Si tratta infatti di una struttura che nel corso degli anni ha rappresentato il polmone della socialità nell’intero quartiere, che oggi si vorrebbe trasformare, a seguito di una manifestazione di interesse,  in un impianto sportivo per discipline che hanno a che vedere con attività economiche piuttosto che socio-aggregative. 

Gli impianti polivalenti entrarono in funzione nel 2002 e sono strutture all’aperto di quartiere dove si svolgono attività culturali, ricreative e sportive, generalmente organizzate da associazioni o comitati che sorgono spontaneamente nei quartieri interessati che favoriscono la partecipazione dei cittadini all’attività di promozione dello sviluppo civile, sociale ed economico della Comunità, così come previsto dall’art. 24 dello statuto comunale. 

“Non è perciò possibile aggiudicare la concessione snaturando completamente l’impianto rispetto alla sua destinazione originaria mai modificata dal consiglio e sottrarla dalla gestione di associazioni che nascono nei quartieri”, rilevano ancora la candidata sindaco ed i coordinatori delle liste che la supporteranno in vista delle prossime elezioni amministrative, “Non è un caso che Il regolamento approvato in consiglio preveda la rispondenza  dell’attività svolta al tipo di impianto ed alle attività sportive in esso praticabili. 

A Campo a Mare inferiore il campo da calcio andrebbe a scomparire a favore di un’attività sportiva che sicuramente non viene praticata da persone anziane o da soggetti che vogliono solo stare insieme e non fare attività agonistica. Inoltre perché si vuole togliere un campo di bocce lasciandone solo uno per fare spazio ad attività lontane dalla vera finalità aggregativa?”.

I coordinatori della Libera Coalizione Progressista ricordano inoltre come gli impianti polivalenti di Campo a Mare inferiore, Campo a Mare superiore, Santa Petronilla, San Giovanni, Montepagano e Voltarrosto (non aggiudicato in questa fase) costituiscano un patrimonio comunale che per essere modificato deve sempre avere il consenso del consiglio comunale e non di una semplice manifestazione di interesse.

“Il consiglio comunale non ha deliberato la trasformazione di questi campi polivalenti in campi sportivi, addirittura in campi che accolgono nuove discipline come il paddle. Oltretutto”, conclude la candidata sindaco, “ancora una volta nulla è stato condiviso con le persone che abitano la frazione, in barba alla democrazia partecipativa e al regolamento sui consigli di quartiere mai applicato dall’amministrazione Di Girolamo”.

https://www.ilcentro.it/teramo/ciancaione-no-all-assegnazione-degli-impianti-polivalenti-1.2685996

“Catturati sì, abbattuti mai”. La candidata sindaco Ciancaione contro l'ordinanza anti cinghiali al Borsacchio

“I cinghiali vanno senz’altro catturati perché costituiscono un pericolo, ma stupisce il fatto che si emetta un’ordinanza che prevede addirittura l’abbattimento senza interpellare medici veterinari, esperti che indichino tale soluzione”.

La candidata sindaco al Comune di Roseto per la Libera Coalizione Progressista Rosaria Ciancaione esprime la propria contrarietà all’ordinanza emessa nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, che prevede non soltanto la cattura ma anche l’abbattimento dei cinghiali, con affidamento dell’incarico di eseguire l’ordinanza alla  Polizia Provinciale, che da un paio di settimane occupano stabilmente un’area della Riserva del Borsacchio. 

Sicuramente i cinghiali stanno creando problemi alla viabilità, attraversando in più occasioni la Statale 16, assieme ad altre problematiche rilevanti, ma questi non giustificano una soluzione letale che a tutti gli effetti si rivelerebbe una mattanza che, a detta di molti esperti, sarebbe una soluzione improvvisata ed inefficace poiché l'abbattimento il più delle volte porta ad un aggravamento della presenza dei cinghiali.

Tra l’altro l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha espresso un parere per prorogare al prossimo 31 ottobre il piano di controllo sui cinghiali nel periodo di maggior sensibilità delle colture alla loro eventuale presenza; a seguito di questo parere, la giunta regionale ha adottato specifica  delibera n. 54 del 3.2.2021.

“In pratica L’Ispra dovrà esprimere un motivato parere tecnico”, chiarisce la candidata sindaco, “dopo che la Regione avrà relazionato in merito alle attività realizzate e al programma di interventi che si intende adottare per la prosecuzione del programma di controllo sui cinghiali, definendo chiaramente gli strumenti che dovrebbero essere adoperati”. 

Nel frattempo, invece, il Comune di Roseto senza alcun approfondimento tecnico professionale emette un’ordinanza che prevede anche l’abbattimento di questi animali.
“Troviamo inammissibile affidare un incarico simile alla Polizia Provinciale anche con il ricorso di cacciatori abilitati ed esperti”, insiste Ciancaione, “Troppo facile nascondersi dietro le paure delle persone evitando attività invece importanti e rispettose di una fauna che caratterizza la nostra regione”, conclude la leader della coalizione sostenuta dal Movimento 5 Stelle, dal partito Europa Verde e dalle liste civiche Un’Altra Idea di Roseto 21.0 e Roseto Progressista e Coraggiosa.

https://www.ilcentro.it/teramo/e-borgatti-delle-guide-del-borsacchio-corre-come-consigliere-1.2684827

“DILLO A ROSARIA”, la candidata sindaco Ciancaione incontra i cittadini di Roseto

Al via questa sera “Dillo a Rosaria”, il tour che vedrà la candidata sindaco di Libera Coalizione Progressista Rosaria Ciancaione incontrare quotidianamente (ad eccezione di domenica 29 agosto) fino al 1°settembre i cittadini dell’intero territorio rosetano, in vista delle prossime elezioni amministrative fissate per il 3 e 4 ottobre prossimi.

Una bella opportunità per ritrovarsi, guardarsi in faccia ed ascoltarsi, rimettendo la persona al centro di ogni scelta per una vera partecipazione attiva.

Appuntamento alle ore 21 sul lungomare di Cologna Spiaggia, all’altezza del Lido Lo Squalo, per il primo confronto con i residenti, che avranno così l’occasione di conoscere meglio e chiacchierare con la leader della coalizione sostenuta  dal Movimento 5 Stelle, dal partito Europa Verde e dalle liste civiche Un’Altra Idea di Roseto 21.0 e Roseto Progressista e Coraggiosa.

Un gruppo coeso e affiatato, unito per realizzare un progetto comune mirato alla guida della città, ma soprattutto a garantire un futuro migliore alla comunità rosetana. 

Domani sarà poi la volta di Campo a Mare, mentre mercoledì è in programma un incontro al teatro all’aperto di Cologna Paese. Nei giorni successivi il giro del territorio cittadino proseguirà a San Giovanni/Casale, Montepagano, Roseto e Santa Lucia, con l’ultimo raduno previsto mercoledì 1°settembre al campo polivalente di Santa Petronilla.

La serie di incontri è stata anticipata venerdì scorso da “Punto d’incontro con il M5S”, che ha visto la partecipazione sul lungomare di Roseto (nei pressi del lido Paranzella) della deputata del Movimento Valentina Corneli, oltre che della candidata sindaco Rosaria Ciancaione e di altri esponenti della Libera Coalizione Progressista. 

 L’occasione è stata utile per tanti rosetani: un bel momento di ascolto e di confronto anche in funzione del completamento del programma.

Ora il PD dice che Rosaria Ciancaione aveva ragione su centro rifiuti, pista ciclabile e parcheggi a pagamento

“Battaglie su battaglie in consiglio comunale, 1312 firme raccolte dal comitato “No al Centro raccolta rifiuti nel cuore della cittadella dello sport” per chiedere una nuova collocazione ed ora scopro che il PD la pensava allo stesso modo sul centro di raccolta rifiuti: come avrebbe detto Enzo Jannacci ‘Se me lo dicevi prima’”.

La consigliera candidata sindaco della Libera Coalizione Progressista, Rosaria Ciancaione è stupita delle recenti dichiarazioni del Partito Democratico di Roseto, che dice oggi di non essere mai stato d’accordo sia sulla collocazione del centro raccolta rifiuti nella cittadella dello sport sia sulla realizzazione della pista ciclabile Roseto-Voltarrosto passando per Via Piave, per cui il Comitato “Tutti in Via Piave” raccolse circa 1.000 firme. Tutto imposto dai cosiddetti ‘Ginobliani’, con i quali però hanno affrontato le Elezioni 2016 e governato fino in pratica a…ieri!

Non solo. Nel comunicato si legge che il gruppo del PD ‘ha dovuto accantonare per l’assoluta ostilità di Italia Viva ogni proposta del consigliere Adriano De Luca sul tema dei parcheggi e della viabilità’.

Forse”, osserva Rosaria Ciancaione, “è questa la risposta che attendevamo sul perché la mozione, che aveva sancito, ad esempio, che il 50% dei posti del parcheggio antistante il condominio Il Mosaico sarebbe diventato gratuito con il disco orario di due ore, votata all’unanimità,  non sia stata mai attuata”.

In conclusione la candidata sindaco si rivolge al Partito Democratico con parole di comprensione.

“Venire a sapere solo ora delle fortissime sofferenze vissute dal PD per colpa di Italia Viva mi dispiace”, conclude la candidata sindaco della Libera Coalizione Progressista, “avrei potuto dargli un supporto morale, che so, qualche parola di conforto. Purtroppo però questa loro guerra interna ha danneggiato e creato grossi malumori in quei cittadini che ho fatto di tutto per tutelare e che solo ora mi sento dire che avevo ragione a proteggere. Vabbè, non è mai troppo tardi….o forse sì”.

https://www.ekuonews.it/03/08/2021/ciancaione-strano-ora-il-pd-mi-da-ragione-u-centro-rifiuti-pista-ciclabile-e-parcheggi-a-pagamento/

Intervista con il quotidiano La Città sul Centro raccolta rifiuti e Centro di riuso

Lei  dottoressa è stata la prima  tra i consiglieri comunali a parlare sulla stampa delle  due varianti urbanistiche  che interessano la zona sportiva posta a sud del capoluogo rosetano che aprono la strada alla realizzazione di un centro di riuso e di un centro di raccolta dei rifiuti. Come sono andate le cose, quali sono gli aspetti critici legati alle due varianti?

Si, insieme al  mio gruppo, il 4 aprile, dopo aver esaminato con l’aiuto di tecnici esperti urbanisti ambientali, i due progetti attraverso le tavole che li compongono,  ci siamo resi conto dell’enorme danno che  si stava per compiere sulla nostra Città. Al posto del verde pubblico,  un  centro di riuso e un  centro di raccolta dei rifiuti urbani posti  nella  Cittadella dello Sport, appena dietro lo stadio, vicino alla piscina, al pattinodromo palabeach con i giochi sulla sabbia, ai campi da tennis, al palazzetto dello sport,  al centro diurno - Casa Rosa dei disabili gravi, alla Croce Rossa, nelle immediate vicinanze  della scuola media F. Romani,   quasi addosso alla palazzina in costruzione ove saranno collocati un centro di riabilitazione, una palestra e  un centro di medicina dello sport e in contiguità dei 5 pozzi di captazione della Rolli Alimentari S.P.A. In quella zona ci sono anche nove attività commerciali, la sala del Regno dei Testimoni di Geova, la Caserma dei vigili del fuoco e il centro densamente abitato di Fonte dell’Olmo in cui il  Comune sta cercando di vendere il terreno in cui saranno realizzati altri appartamenti ed altre attività commerciali. Insomma una zona che urbanisticamente è stata pianificata dagli amministratori degli  anni 80 e 90 con una visone  avveniristica che tiene conto dell’innegabile ed irrinunciabile  vocazione turistica della nostra Città.

Cosa la preoccupa di più di questa variante urbanistica?

Guardi, intanto è  l’insieme che desta grande preoccupazione, perché è inspiegabile come un amministrazione che abbia a cuore lo sviluppo e la crescita della propria Città possa creare una condizione così critica in una zona che dovrebbe esserne  un biglietto da visita.  Sindaci illuminati come Giovanni Ragnoli, Pasquale Calvarese, Claudio Angelozzi, Domenico Cappucci, Nicola Crisci, hanno pianificato il nostro territorio  pensando bene a come redistribuire la ricchezza anche in termini ambientali. Non dimentichiamoci che in quella zona c’era una palude che negli anni 80 fu bonificata per creare  quella cittadella dello sport che anche oggi grandi città sognano di avere e che noi dovremmo valorizzare ed implementare, a partire dalla sistemazione del verde pubblico e della viabilità. Invece, l’amministrazione  Di Girolamo pensa di creare una commistione che va ad inibire un corretto sviluppo della zona sportiva  e del centro abitato Fonte dell’Olmo.  Si dovrebbe  pensare a reperire fondi per  integrare gli impianti  sportivi magari con una bella palestra  da mettere a disposizione delle tante società che lavorano con i ragazzi sul territorio e che hanno una funzione altamente sociale, invece, si pensa di  realizzare un centro di raccolta rifiuti addirittura attaccato ai pozzi di captazione dell’industria alimentare Rolli S.P.A e sappiamo  tutti che un centro che accoglie rifiuti organici e rifiuti pericolosi contenenti mercurio o clorofluorocarburi rischia  in caso di  dispersione di percolato o in caso di incidente  di  immettere  veleni  nella catena alimentare attraverso quei  pozzi.  Per non parlare dei problemi della viabilità già di per sé molto congestionata che con l’andirivieni di mezzi pesanti andrebbe ad aggravarsi. D’altronde, nel progetto, a parte la viabilità interna ai due centri, non esiste un piano per la viabilità esterna e questa carenza può costituire un grave pericolo soprattutto per i ragazzi  che frequentano gli impianti sportivi, oltre a causare disagi in particolare  nella giornata del mercato del martedì.

Quindi, il  centro di raccolta rifiuti prevede anche la collocazione  di umido e di rifiuti pericolosi?

Certo, il progetto relativo al centro per la  raccolta comunale dei rifiuti urbani prevede anche queste frazioni di rifiuto. Basta andare, come ho detto negli interventi del consiglio comunale del 14.5.2020,  da pag. 39 a pag. 44 della relazione tecnica e di fattibilità del progetto (Tavola A00)  in cui si legge…”La seguente tabella riporta un elenco dei codici CER  che si intendono gestire nel centro comunale di Roseto degli Abruzzi e le modalità di stoccaggio degli stessi…”che comprende, sfalci e potature, rifiuti contenenti mercurio, medicinali scaduti, batterie e accumulatori di piombo, frigoriferi fuori uso contenenti clorofuorocarburi  ecc… Oppure andare a pag. 46 della stessa relazione, laddove si elencano i diversi container che possono essere posizionati all’interno dell’area, tra cui quello dell’umido a tenuta stagna o quello degli sfalci e delle potature  dotato di telo di copertura, oppure, ancora andare a pag. 49 che descrive l’area di deposito di altri rifiuti pericolosi, oltre ai RAEE, per bombolette spry, medicinali scaduti,  toner e cartucce, lampade ad incandescenza, pile esauste, accumulatori di piombo puntualmente rappresentati nel lay-out della tavola A06.  E se pensiamo che a pag. 49 si specifica che la durata del deposito di ciascuna frazione merceologica  è di circa tre mesi mentre la frazione umida deve essere avviata allo smaltimento entro 72 ore capiamo tutti  che,  purtroppo,  quella zona già fortemente penalizzata dal biogas della Rolli, sarà ulteriormente interessata ai cattivi odori.

Quale potrebbe essere la soluzione?

La zona ideale è quella dell’autoporto in cui insistono terreni di proprietà comunale e in cui sta per riaprire l’ecocentro, dopo il sequestro e l’adeguamento alle  norme di sicurezza disposte dalla magistratura. Questa soluzione, è stata prospettata dall’intera Città in considerazione che l’economia circolare,  con il riuso dei beni,  ispirata a principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale,  non può che trovare tutti d’accordo. La zona dell’autoporto è facilmente raggiungibile da tutte le zone del territorio e posta in un ambito produttivo come da specifico piano particolareggiato approvato all’inizio del nuovo millennio. Ma la cosa che lascia davvero perplessi e senza parole è che dinanzi ad una contestazione da parte dei cittadini rosetani  l’amministrazione comunale ha approvato le due varianti senza colpo ferire nel consiglio del 14.5.2020.

Quindi, una contestazione forte da parte della Città?

 Si, si sono costituiti  in proposito il Comitato “No al centro di raccolta rifiuti nel cuore della Cittadella dello sport” che ha fatto partire da un paio di giorni una raccolta di firme  per  chiedere la revoca delle due delibere di variante urbanistica e il comitato “Fonte dell’Olmo quartiere attivo” che aveva promosso in precedenza  una raccolta di firme on-line sempre contro il centro di raccolta rifiuti nella zona sportiva. C’è tanto malessere nella Città per questa disgraziata scelta e,  purtroppo, almeno al momento, neppure le richieste di Legambiente, WWF, Italia Nostra, l’Associazione dei camperisti, l’Associazione ASCOM,  oltre al Movimento 5 stelle e Fratelli D’Italia, hanno evitato l’approvazione delle due varianti che sacrificano il verde pubblico della zona sportiva a favore dei due centri di raccolta di riuso e dei rifiuti. Un’amministrazione che non tiene conto delle voci  del territorio  non può rappresentare una Città, questo è quello che viene spontaneo dire alla luce di quanto accaduto in questa ed in altre occasioni.  Si veda ad esempio il progetto della pista ciclabile  di Roseto Voltarrosto che va a sconvolgere la viabilità di un’ampia zona sempre a sud di Roseto,  senza che la gente che ci vive sappia o sia stata coinvolta minimanmente nelle decisioni. Anche qui un Comitato “Tutti su Via Piave” si è costituito raccogliendo circa mille firme ma l’amministrazione non ascolta.

Cosa intende fare per proseguire questa battaglia che eviti la collocazione del centro di riuso e di raccolta rifiuti nella Cittadella dello sport?

Stiamo verificando le possibilità messe a disposizione della normativa per  produrre un ricorso ed opporci in tutti i modi possibili  al prosieguo dell’iter di approvazione delle due varianti. Vedremo intanto se esiste la conformità al Piano Territoriale della Provincia di Teramo. Vi sono serie motivazioni per dubitarne fortemente.

Nel sottosuolo del centro raccolta rifiuti c’è l’amianto. I lavori sono bloccati. L’Amministrazione tace

Gli interventi per la realizzazione del centro di raccolta dei rifiuti nella cittadella dello sport di “Fonte dell’Olmo” sono fermi dal 12 luglio per il rinvenimento da parte della ditta di lastre di eternit.

“La nostra speranza era quella che l’Amministrazione avesse fatto interrompere i lavori dopo la manifestazione organizzata dal comitato “No al centro raccolta rifiuti nella cittadella dello sport” del 10 luglio”, afferma la consigliera Rosaria Ciancaione, “perché finalmente aveva capito che l’opera non doveva essere realizzata in quella zona. Invece la problematica  investe aspetti di sicurezza del territorio  a livello ambientale”. 

Risale infatti a nove giorni fa la lettera della Marzi Costruzioni che informava l’ufficio tecnico del Comune di aver rinvenuto, già dai primi scavi nella zona N-O del Lotto (nei pressi del palo e della cabina di trasformazione Enel), ‘sotto un modesto strato di terra elementi in fibro-cemento (lastre ondulate ‘Eternit’)’.

Temendo altri rinvenimenti o inquinamenti, la ditta ha ritenuto opportuno interrompere gli scavi, recintare l’area e coprirla con un telo impermeabile saldamente fissata sui bordi, in modo da evitare possibili dispersioni.

“Naturalmente dal Comune tutto tace, i cittadini per loro non hanno diritto ad essere informati”, rileva la consigliera, che poi si chiede “sulla base di cosa nel rapporto preliminare ambientale approvato dalla maggioranza consiliare si afferma che ‘l’analisi del sottosuolo non ha messo in evidenza criticità relative al suolo e alla sicurezza del territorio’? 

Oggi invece scopriamo che sotto un modesto strato di terra c’è l’amianto. Infine non dimentichiamo che i primi pozzi di captazione della Rolli distano circa 50 metri dal posto in cui sarà collocato il centro raccolta rifiuti, con il pericolo in caso  di incidente di infiltrazioni di rifiuti pericolosi  di arrivare alla catena alimentare, così come più volte denunciato in Consiglio”.

https://www.ekuonews.it/21/07/2021/roseto-ciancaione-nel-sottosuolo-del-centro-raccolta-rifiuti-ce-lamianto-i-lavori-sono-bloccati-lamministrazione-tace/

https://www.ilcentro.it/teramo/c-%C3%A8-amianto-nel-sottosuolo-stop-ai-lavori-del-centro-raccolta-rifiuti-1.2665683

A Roseto non c’è spazio per questo imbarazzante centrodestra

Desideriamo esprimere solidarietà alle donne abruzzesi, volgarmente offese dalle affermazioni sessiste di Vittorio Sgarbi e del sindaco di Giulianova Costantini. 

Quanto affermato nel grottesco video che ormai ha fatto il giro del web, nonostante sia stato poi rimosso, evidenzia non solo la pochezza politica del centrodestra che già amministra Giulianova e che si propone ora a Roseto, ma, soprattutto, è il sintomo di un modo di intendere la donna arretrato che punta alla svalorizzazione della sua sfera umana, intellettuale e culturale.

 Ci sono donne che hanno passato una vita a studiare e ad affermarsi nel mondo del lavoro [la consigliera del Comune di Roseto dott.ssa Rosaria Ciancaione è una dirigente pubblica mentre la deputata Corneli è un avvocato e un’accademica ndr] e non possono di certo accettare di essere definite ancora “gnocche” destinatarie di un “pronto soccorso erotico”. Non ci venissero a dire che è ironia perché l’ironia è ben accetta se viene da un amico, non da certi personaggi.

Perché questi sono retaggi di un ventennio di governi di centrodestra che hanno fatto vergognare l’Italia davanti al mondo, ma che hanno altresì portato una decadenza dei costumi da cui non riusciamo proprio ad emanciparci. 

Anzi, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una preoccupante inversione di rotta che rischia di portare in Italia un oscurantismo e un arretramento sul tema dei diritti e delle libertà davvero senza precedenti, che finirebbero per staccare definitivamente l’Italia dalle altre democrazie compiute europee, per avvicinarci a semi-regimi come Ungheria e Polonia.

A Roseto abbiamo sentito il candidato del centrodestra William Di Marco dire cose veramente sconcertanti, ad esempio sul DDL Zan, una legge di civiltà che negli altri Paesi europei (civili) esiste da un trentennio, e su alcune scelte del precedente Governo che a suo giudizio avrebbero ‘limitato la libertà dei cittadini’, come se una pandemia fosse una situazione “normale” che non richieda norme eccezionali, che ovviamente ci sono state e ci sono in ogni democrazia del mondo. 

Ma forse questo candidato sindaco è un po’ “distratto”. Con il governo Conte l’Italia ha riacquistato prestigio in Europa e nel mondo, ha indicato la strada ed è stata apprezzata a livello internazionale, e a Roseto non meritiamo il candidato “smemorato”, ne’ queste scene imbarazzanti. Allo stesso modo Giulianova non meritava ciò che ha subito: un candidato sindaco che si spacciava per “civico” poi passato alla lega, rendendo “leghisti” a loro insaputa i poveri cittadini giuliesi. 

Siamo certi che i cittadini rosetani non cadranno mai in questa trappola, non accetteranno mai questa decadenza culturale e politica mai vista prima: Roseto è la città solidale, aperta, di cultura che conosciamo, e qui per questa imbarazzante destra non c’è e non ci sarà mai posto. Proponiamo perciò un gesto simbolico che siamo certi verrà accolto con favore dai rosetani. A Roseto non ci sono luoghi pubblici dedicati alle donne. 

Quindi quanto prima dobbiamo provvedere. Su tutte possiamo ricordare Filomena Delli Castelli (madre costituente abruzzese a cui Giulianova ha dedicato una strada, ma evidentemente non è bastato...), Margherita Hack (presto a Milano ci sarà una statua in suo onore) e Raffaella Carrà (a cui Madrid ha già dedicato una piazza).

Valentina Corneli  - portavoce m5s camera

Rosaria Ciancaione - consigliera comunale Roseto

Attiviste e attivisti del m5s Giulianova

https://www.ekuonews.it/19/07/2021/video-di-sgarbi-e-costantini-corneli-e-ciancaione-m5s-offende-le-donne-e-il-centrodestra-rosetano-applaude/

https://certastampa.it/spettacolo/45342-sgarbi-offende-le-donne-e-il-centrodestra-rosetano-applaude.html

TARI 2021 – Nessuna agevolazione alle famiglie rosetane

“Non riesco a capire perché l’Amministrazione abbia introdotto riduzioni tariffarie Covid solo a favore delle attività produttive ignorando invece le famiglie, a prescindere da quello che sarà fatto con il decreto Sostegni bis che va ad aggiungersi. Senza considerare che neanche questa volta saranno restituiti gli 800mila euro della Tari 2018”.

La consigliera comunale Rosaria Ciancaione critica le delibere volute dalla maggioranza ed approvate nell’ultimo consiglio comunale di martedì scorso che integrano il regolamento Tari senza prevedere agevolazioni Covid per le famiglie, soprattutto per quelle in maggiore difficoltà; le tariffe per i nuclei familiari sono addirittura aumentate del 7-8%.

“Si fa ancora più fatica a comprendere la scelta”, rileva Ciancaione, “perché sono le famiglie a generare ricchezza sul territorio, lavorando sia come dipendenti sia come impresa. Oltretutto ci sarebbe stata l’opportunità di garantire queste agevolazioni, avendo a disposizione oltre 200mila euro non spesi lo scorso anno ed accantonati per legge con destinazione vincolata nell’Avanzo di amministrazione.

Anche sull’autosmaltimento, oggi criticato dalla maggioranza, voglio ricordare che le attività produttive hanno scelto questa strada quando nel 2017 l’amministrazione aumentò le tariffe Tari dal 40 al 60 per cento. Quel peso insopportabile per tanti operatori fu riportato con il privato a costi sostenibili”.

Purtroppo ancora una volta è stata esclusa la restituzione degli 800mila euro richiesti erroneamente ai cittadini per la Tari 2018: una somma che corrisponde mediamente al 10% delle tariffe pagate.

Non è bastata una sentenza del Tar a far tornare sui propri passi l’amministrazione comunale, né le sentenze delle Commissioni tributarie che continuano a susseguirsi, purtroppo solo per chi ha la possibilità economica di affrontare un ricorso.

“Il capogruppo del PD Celestino Salvatore”, conclude Ciancaione, “afferma che vorrebbe farmi diventare sindaco per vedere se realmente restituirei gli 800mila euro. Garantisco fin da adesso che, semmai dovessi fare il sindaco, la somma verrebbe restituita integralmente ai cittadini con il ricalcolo delle tariffe 2018, come dichiarato in consiglio”.

https://www.ekuonews.it/01/07/2021/tari-2021-ciancaione-a-roseto-nessuna-agevolazione-covid-per-le-famiglie/

https://www.ilcentro.it/teramo/ciancaione-famiglie-senza-sconti-tari-1.2654386

https://www.wallnews24.it/2021/07/02/roseto-tari-2021-ciancaione-nessuna-agevolazione-covid-alle-famiglie-rosetane/

L'amministrazione dimentica la frazione di Santa Lucia

Presentata dalla consigliera Rosaria Ciancaione l’interrogazione sull’interruzione della pubblica illuminazione nella frazione di Santa Lucia.

“Sono circa cinque mesi che nella frazione di Santa Lucia”, esordisce la consigliera,  “la pubblica illuminazione è stata disattivata nei pressi della rotonda. Cosa aspetta il Comune di Roseto a ripristinarla?” 

In quel tratto, andando verso Roseto, di notte è nero pece e bici, moto o pedoni che attraversano quel lato rischiano veramente grosso.

“Innanzitutto”, prosegue Ciancaione, “è una questione di sicurezza pubblica, di rispetto del codice della strada e certamente non si deve aspettare che succeda qualche brutto incidente per intervenire;  occorre, invece,  trovare  soluzioni che permettano  di riportare la luce nella zona in poche ore anche in attesa di una soluzione più strutturata”.

La consigliera inoltre non crede che allacciare la corrente dall’ultimo palo della rete di pubblica illuminazione comunale, percorrendo poche centinaia di metri, possa costituire un grosso problema, tanto più che sono in corso i lavori del project financing.

“E’ evidente che si tratti di scarsa attenzione verso una frazione”, continua Ciancaione, “che forse è considerata troppo di confine o forse fa comodo giocare sul fatto che fino a cinque mesi fa era il comune di Morro D’Oro, che dobbiamo ringraziare, a tenere accese quelle lampadine, anche se a fasi alterne”.

Questa storia che di Santa Lucia pare non si conoscano i confini ha dell’esilarante perché anche per il servizio di raccolta rifiuti, in talune zone e per diverso tempo, i cittadini hanno avuto grossi problemi; ora è la volta della pubblica illuminazione e nonostante le comunicazioni da parte del Comune di Morro D’Oro l’amministrazione di Roseto sembra ignorare la questione.“In consiglio vedremo quali sono le ragioni di questo ingiustificato ritardo”, conclude la consigliera, “ci spiegheranno gli amministratori quali sono i motivi che impediscono   l’immediato ripristino anche utilizzando le linee  esistenti e ci diranno   quali tempi ancora occorrono per dare una risposta concreta evitando lungaggini, che oltre ai  disagi  per  chi abita la zona potrebbero avere  conseguenze davvero molto  spiacevoli sulla strada”.

https://www.ekuonews.it/26/06/2021/roseto-interrogazione-di-rosaria-ciancaione-su-interruzione-pubblica-illuminazione-nella-frazione-di-santa-lucia/

https://www.wallnews24.it/2021/06/28/roseto-interrogazione-di-rosaria-ciancaionela-frazione-di-santa-lucia-dimenticata-da-sindaco-e-giunta/