06/01/21
Rosaria Ciancaione

Intervista con il quotidiano La Città del 06.01.2021

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D. Cinque anni di opposizione consiliare, cinque anni di battaglie per la consigliera Rosaria Ciancaione. Ripercorriamo insieme le principali tematiche trattate in Consiglio comunale, a partire dalle politiche sociali e dalla questione di Casarosa.

E. si, sono stati cinque anni di intenso impegno in cui sono stata costantemente in opposizione. Un’opposizione costruttiva e propositiva che ha voluto essere uno stimolo continuo per la maggioranza e che, purtroppo, non è stato mai apprezzata finanche in spregio al volere del massimo organo eletto dal popolo nel caso delle mozioni approvate all’unanimità mai applicate. Disabilita, lavoro e occupazione, Vulnerabilità sismica e norme antincendio nelle scuole, pulizia e manutenzione di aree pubbliche e private, servizio rifiuti, fiscalità e annullamento aumenti tari, viabilita’ e parcheggi, compresa via Colombo, pista ciclabile su Via Piave, piano delle antenne e tecnologia 5g, sovraffollamento pullman studenti e pendolari, riserva Naturale Guidata Borsacchio, gestione in sicurezza spazi spiagge libere emergenza covid-19, variante urbanistica Centro raccolta rifiuti e riuso nella cittadella sport, lotta al disagio sociale. Sono state presentate ben 30 interrogazioni e mozioni, oltre a 24 emendamenti su diverse delibere. Uno dei grandi temi affrontati in consiglio riguarda le persone con disabilita’, a partire dalla questione di Casarosa del “dopo di noi” per cui abbiamo presentato interrogazioni, mozioni, reclami al difensore civico, richieste di intervento al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e alla prefettura di Teramo. Un balletto di risposte veramente vergognoso e con false rappresentazioni della realtà. Il Sindaco ha avuto anche il coraggio di scrivere alla prefettura, al difensore civico e all’on.le Valentina Corneli , che si era interessata chiedendo delucidazioni al riguardo, che per la struttura non vi era alcun vincolo di destinazione per cui risultava pertinente destinare una piccola parte della stessa al 118 (la parte distratta a favore del 118 è circa la metà), salvo, poi, a ribaltare il tutto nella risposta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, laddove afferma testualmente, parlando della concessione alla Asl per il 118 di una “piccola parte in via temporanea” che …”la casa è stata effettivamente edificata con finanziamento ai sensi dell’art. 41-ter della legge 104 del 05/02/1992, mediante contributo finalizzato” e che “non c’è stato alcun cambio di destinazione d’uso della Casarosa. L’edificio è destinato alla realizzazione del progetto dopo di noi e resta indissolubilmente legato a quell’obiettivo”. Che dire di questo gattopardismo amministrativo? che dire di un’assegnazione temporanea che dura ben 10 anni, come da contratto di comodato d’uso gratuito? che dire di una palazzina distante appena 50 metri da Casarosa che ospita la Croce Rossa e che al piano terra con meno di 10 mila euro di lavori potrebbe essere adibita al 118 e alla guardia medica, realizzando una piena sinergia, che garantirebbe un servizio di emergenza sul territorio davvero adeguato? Purtroppo l’amministrazione Di Girolamo non ascolta le voci del territorio e neppure quella di chi soffre un po’ di più rispetto ad altri. Per restare sul tema disabilità, abbiamo affrontato con diverse interrogazioni e mozioni i problemi legati alle barriere architettoniche, all’adeguamento dei parcheggi a pagamento in termini di quantità e dimensioni, per la realizzazione di stalli dedicati ai soggetti disabili aventi lo spazio maggiore di manovrabilità previsto dalla normativa. Abbiamo presentato un’interrogazione e una mozione con richiesta di consiglio straordinario per evitare la chiusura della casa di accoglienza di Montepagano (comunità educativa per minori). La mozione è stata bocciata e la casa di accoglienza è stata chiusa il 16.9.2019 con argomentazioni basate esclusivamente su fattori economici. Nessuna attenzione agli aspetti ben più pregnanti che hanno a che vedere con attività nel centro di accoglienza che sostituiscono le funzioni familiari temporaneamente compromesse, accogliendo i minori in un contesto educativo adeguato. Nessuna attenzione alla perdita di dieci posti di lavoro.

D. Tributi, fiscalità e lavoro sono altri temi al centro del Suo lavoro di capogruppo d’opposizione. Ricordiamo ad esempio l’attenzione rivolta alla situazione occupazionale della Rolli-Salpa e le interrogazioni e mozioni presentate contro gli aumenti della Tari.

R. Altro tema di rilevante importanza affrontato, quello del lavoro, con le preoccupazioni dei dipendenti della Rolli-Salpa per lo spostamento del reparto di confezionamento ad Alanno. Un’interrogazione presentata nel mese di settembre 2017 alla quale rispondeva in modo superficiale il Sindaco nel consiglio del cinque ottobre 2017 rifacendosi a rassicurazioni ricevute da parte dell’azienda. Le organizzazioni Sindacali e le RSU di Rolli/Salpa chiedevano, a questo punto, un incontro al Sindaco che, in tale sede, prendeva coscienza della situazione e della profonda preoccupazione per la scelta da parte dell’Azienda di spostare parte del confezionamento ad Alanno e della mancanza di un piano industriale che potesse certificare la permanenza del livello occupazionale su Roseto. Il nostro gruppo, quindi, nello stesso mese di ottobre presentava una mozione per convocare un consiglio comunale straordinario che si teneva il 22 dicembre con l’intervento del Vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, della Confindustria, dei Sindacati, delle Rsu e la partecipazione tra il pubblico di tanti lavoratori. Le nostre azioni, poi condivise dall’intero consiglio comunale, sono riuscite a tenere alta l’attenzione su un problema primario che riguarda il livello occupazionale della nostra Città. Il 17 ottobre 2018 veniva sottoscritto l’accordo tra azienda e organizzazioni sindacali per chiudere la vertenza sancendo l’impegno di mantenere i livelli occupazionali nei siti produttivi di Roseto degli Abruzzi e Alanno attraverso interventi specifici come la sottoscrizione di un contratto di sviluppo finanziato da Stato e Regione e l’erogazione di fondi provenienti dal Psr finalizzati a rinnovare gli impianti di produzione del sito di Roseto degli Abruzzi. Intanto a distanza di oltre tre anni dall’annuncio della L.R. 25.5.2017, n. 32, per le aree dell’autoporto ancora nessuna assegnazione.
Sulla fiscalità interrogazioni e mozioni per l’annullamento in autotutela degli aumenti delle tariffe TARI (in alcuni casi oltre il 60%) per costi non dovuti. La mozione per l’annullamento degli aumenti tari 2017 viene presentata in consiglio il 4.12.2017, affinchè potessero emergere con chiarezza i motivi di illegittimità che avrebbero dovuto far propendere per l’annullamento in autotutela della somma di oltre 961 mila euro inserita tra i costi del servizio rifiuti a titolo di quote inesigibili che, di fatto, aveva finanziato gran parte del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che, invece, avrebbe dovuto essere coperto come previsto dalla normativa, da entrate della fiscalità generale e non dalla TARI. Voglio anche ricordare che il 18 novembre dello stesso anno avevamo presentato come gruppo un’interrogazione sul servizio rifiuti in cui mettevamo in evidenza che oltre il 50% dei costi legati alle tariffe tari scaturivano dal contratto stipulato due anni prima tra il Comune di Roseto e la Diodoro Ecologica S.r.l., a seguito di una gara europea, che costa annualmente ai cittadini rosetani oltre 3,2 milioni di euro, IVA compresa. Un contratto basato su migliorie e servizi integrativi rispetto a quelli previsti nella gara che comportano un maggior costo di oltre 130 mila euro annui e, quindi, di circa 650 mila euro nei cinque anni considerati. Il servizio rifiuti alla luce dei costi e dei conseguenti oneri a carico dei cittadini, costituisce una priorità su cui si misura una buona amministrazione. Dobbiamo sapere che i servizi pagati devono essere interamente resi e che i costi da porre a carico del cittadino siano effettivamente dovuti e, quindi, devono essere tenuti costantemente sotto controllo anche in funzione di un’economia circolare su cui tutte le Comunità devono puntare per ottenere un vero sviluppo sostenibile con la riduzione di costi e tasse e il miglioramento della qualità della vita a livello economico e ambientale. Nel frattempo il contratto è scaduto, ora una proroga tecnica in attesa della nuova gara di cui non si conoscono ancora i termini.
Nel 2018 anche dinanzi ad una sentenza del Tar conseguente a un ricorso presentato da diverse associazioni il Comune non sente ragione per restituire circa 800 mila euro caricati in più sulle bollette tari. Le mie due mozioni presentate il 13 maggio e il 6 ottobre 2019 per rimborsi 2018 e 2019 a famiglie e attività produttive sono bocciate. Il contenzioso però non si è fermato e continua nelle Commissioni tributarie da parte dei singoli utenti e in altre sedi da parte delle Associazioni che avevano presentato il ricorso al TAR.

D. Centro del riuso. Lei è stata la prima tra i consiglieri comunali a portare all’attenzione pubblica e mediatica le criticità legate alla localizzazione scelta dall’amministrazione per il nuovo centro di raccolta dei rifiuti e di riuso dei materiali. Nonostante la larga opposizione di comitati cittadini, associazioni e forze politiche, e nonostante il recente ricorso al Tar, l’amministrazione sembra decisa ad andare avanti nei suoi propositi realizzando il centro nel quartiere Fonte dell’Olmo, a pochi passi dalle principali strutture sportive della città e a ridosso di un quartiere residenziale in continua crescita. Cosa pensa di questa chiusura al dialogo da parte dell’amministrazione? E quali sono le alternative proposte dal suo gruppo?

R. Il 2020 l’attività consiliare è incentrata, in particolare, sulle due varianti urbanistiche con cui la maggioranza ha stabilito che nella Cittadella dello sport, a ridosso del quartiere densamente popolato di Fonte dell’Olmo, debbano essere collocati un centro di raccolta rifiuti e un centro di riuso. Un obbrobrio urbanistico, sociale ed economico-turistico denunciato sulla stampa dal nostro gruppo il 4 aprile 2020 che successivamente ha trovato condivisione anche da parte delle altre forze di opposizione in consiglio comunale. A nulla sono valse le oltre 1.300 firme raccolte dal Comitato “No al centro di raccolta rifiuti nel cuore della Cittadella dello sport”. Dinanzi a tanta ostinazione e non ascolto la battaglia continua a fianco del Comitato, dell’associazione ASCOM, degli Imprenditori e di alcuni cittadini residenti nella zona che in data 2 gennaio 2021 hanno proposto ricorso al TAR. Abbiamo detto che impediremo questo scempio e faremo tutto ciò che è previsto dalla Legge e dal buon senso per raggiungere l’obiettivo, perché il centro di raccolta rifiuti e di riuso possa essere collocato in altra zona del territorio, come quella dell’autoporto. Qui, infatti, già esiste un centro di raccolta che al momento del dissequestro, annunciato nell’ultimo anno più volte, potrebbe essere ampliato, senza considerare che nella zona vi sarebbero anche altre possibilità di collocazione che andrebbero ad allontanare ulteriormente l’ecocentro dalle case e dalle attività insediate. Purtroppo l’amministrazione Di Girolamo non conosce il dialogo. In Consiglio più volte ho chiesto come sia possibile amministrare un Comune senza ascoltare le voci del territorio, senza tenere conto delle effettive esigenze dei cittadini, ma, la risposta è stata sempre una prova di forza, come quella sulla pista ciclabile di Via Piave, bocciando la nostra mozione. D’Altronde se il Sindaco di una Città si comporta come un sovrano non si rivolge ai suoi cittadini ma ai sudditi con cui non deve confrontarsi. Penso che, però, chi siede a palazzo di Città sia chiamato a rappresentare i cittadini non a sostituirsi ad essi e se questi si impegnano responsabilmente per risolvere problemi per il bene comune devono essere rispettati e presi in considerazione. Evidentemente questi concetti elementari risultano poco graditi all’amministrazione Di Girolamo che quando ha ricevuto le 1.300 firme di cittadini rosetani per realizzare il centro di raccolta rifiuti e di riuso in altra zona del territorio e non nella zona sportiva, in consiglio comunale ha vergognosamente vilipeso e additato i cittadini firmatari e i rappresentanti del Comitato di essere a servizio di talune forze politiche o singoli consiglieri. Quindi, secondo il Sindaco non una contestazione-proposta basata sulla consapevolezza di vere e proprie criticità, ma, semplicemente, una risposta a determinati input politici o, addirittura, una firma messa con leggerezze e mancanza di coscienza civile. A questo credo non si debba aggiungere altro.

D. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, la situazione politica a Roseto degli Abruzzi appare ancora in divenire. Il centrosinistra sembra spaccato tra democratici e ginobliani, così come il centrodestra, rappresentato in Consiglio da liste civiche, che non riesce ancora a trovare una sintesi con i partiti nazionali. Incerta anche la posizione di Casa Civica, dopo le recenti dichiarazioni dell’ex deputato Giulio Sottanelli che ha accostato Mario Nugnes ai consiglieri di centrodestra Pavone, Recchiuti e Marcone. In tutto questo marasma, Rosaria Ciancaione e i suoI gruppi “Un’altra idea di Roseto 21.0” e Roseto Progressista e Coraggiosa” sembrano invece avere un progetto chiaro e ben delineato. Ci parli del percorso politico intrapreso con gli attivisti rosetani del Movimento 5 Stelle e in particolare con l’onorevole Valentina Corneli (quando è iniziato il dialogo, principali tematiche condivise, obiettivi politici per Roseto, come vi organizzerete per le elezioni, ecc…).

R. Abbiamo costruito l’accordo tra il Movimento 5 Stelle (M5S) e i miei due gruppi civici “Un'altra idea di Roseto 21.0” e “Roseto progressista e coraggiosa” con un progetto che nasce da lontano. Un dialogo ormai consolidato che è partito appena dopo le elezioni politiche 2018. Vogliamo restituire alla Comunità rosetana un Governo vero, fatto di idee, di competenza, di conoscenza, di condivisione con i cittadini e d’amore per la nostra Città. Abbiamo una visione comune del nostro territorio e del suo sviluppo e insieme all’On.le Valentina Corneli, al portavoce cittadino del Movimento Luigi Talamonti, abbiamo condiviso diverse battaglie portate in consiglio comunale, come quelle su Casarosa, sulla chiusura della comunità dei minori di Montepagano, sulla fiscalità, sulla gestione della Riserva Naturale Guidata Borsacchio e sulla Gestione in sicurezza delle spiagge libere durante la pandemia 2020, quella sul centro di raccolta rifiuti e di riuso nella Cittadella dello sport, quella del sovraffollamento sui pullman di studenti e pendolari. La nostra proposta si contrappone a una politica cristallizzata su certe logiche che non condividiamo e la dimostrazione sta proprio nel fatto di aver portato a conoscenza della città il nostro progetto mentre un po’ tutte le altre forze politiche continuano a discutere sulle persone. Noi, invece, con chiarezza e responsabilità stiamo lavorando sul programma che viene prima di qualsiasi altra cosa, affinchè possa esserci una visione univoca per far voltare pagina a questa città facendola tornare agli antichi splendori. Vogliamo uno sviluppo economico e sociale che interessi il capoluogo e le frazioni e che nel rispetto dell’ambiente sappia fare leva sulla bellezza del nostro territorio, vera grande ricchezza da utilizzare al meglio delle possibilità per un turismo sano e sostenibile, che permetta di vivere il paesaggio e non di aggredirlo. Con lo sport, vero motore sociale aggregativo per giovani e meno giovani, andremo a favorire iniziative che permettano di allungare la stagione estiva, unitamente alle attività culturali da rilanciare con l’individuazione di strutture adeguate, sperando che questa pandemia ci lasci presto tornare alla normalità. La pianificazione e la programmazione torneranno imprescindibilmente a presiedere i progetti e la gestione delle attività necessarie sul territorio per garantire benessere ai cittadini. Agiremo sulla fiscalità e sul sociale a sostegno dei più deboli e delle attività produttive che stanno soffrendo fortemente a causa della crisi che il Covid porta con sè. Avvieremo un dialogo con le diverse anime del territorio confrontandoci con i portatori di interesse, con i cittadini nei quartieri, attraverso una vera e propria democrazia partecipativa. Continueremo in questi mesi a lavorare per allargare la nostra coalizione ad altri gruppi politici, della società civile ed ambientalisti, per arrivare all’appuntamento elettorale pronti e consapevoli che la Città ha bisogno di un nuovo modo di amministrare.

D. A livello nazionale il Movimento 5 Stelle è alleato di Governo del Partito Democratico. Il sindaco e i vertici del Pd rosetano sembrano intenzionati ad aprire al dialogo con i pentastellati per cercare di replicare l’alleanza giallo-rossa anche a livello locale. Cosa pensa di questa situazione? Se dovesse davvero iniziare un confronto tra gli alleati di Governo, Lei sarebbe disposta a sedersi a un tavolo con i dem e quindi con parte dell’attuale amministrazione Di Girolamo?

R. Siamo un gruppo coeso e non abbiamo preclusioni di sorta per chiunque possa condividere questo progetto, arricchirlo e potenziarlo in un processo di piena condivisione. Ci siederemo certamente anche con la parte del PD che si discosti da quella visione di vecchia politica per noi inaccettabile dell’attuale amministrazione Di Girolamo.

D. A maggio, dunque, salvo rinvii legati all’emergenza Covid, si svolgeranno le elezioni amministrative a Roseto degli Abruzzi e la domanda è d’obbligo. Dopo l’entusiasmante corsa elettorale del 2016, Rosaria Ciancaione riproporrà la sua candidatura a sindaco e guiderà la coalizione con i 5S?

R. La scelta del candidato sindaco della nostra coalizione sarà il frutto di una condivisione piena e democratica da parte di tutti noi.

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